ITINERARIO GRECO-ROMANO


Un itineraio che voglia essere storico, oltre che artistico, della Sicilia greca, dovrebbe cominciare da Naxos, prima colonia greca nel l'isola, circa il 734 a.C. Questo avvio è facile per chi arriva a Messina, perché Naxos è sulla costa jonica, a 43 Km, vicino a Taormina. Chi invece si reca da Messina a Palermo, la prima tappa, a 68 Km, è Tlndari, con le isole Eolie in vista, nel mare Tirreno.

Più avanti, Imera, nei luoghi dove, nel 480 a.C., Siracusani e Agrigentini sconfissero i Cartaginesi, salvando la grecità della Sicilia.

In direzione di Palermo, prima di Bagheria (e delle sue ville) è Solunto, città punica (IV sec. a.C.) con tracciato greco, sul monte Castellazzo. Solunto si trova bellissima posizione, con stupende vedute da ogni lato, sia verso il mare che verso le colline.

Da Palermo, in senso antiorario, prima tappa è Segesta (il tempio, IV sec. a.C., e il teatro, III sec) e poi Selinunte, 628 a.C. secondo Tucidide. Poi si incontra, vicini Trapani, Marsala, col suo parco acheologico greco-romano e il Museo che non vanno trascurati.

Selinunte è probabilmente la zona archeologica più importante di tutto il Mediterraneo. Compete al riguardo con Agrigento. Tra le due città, sono i resti della selinuntina Eraclea Minoa (il teatro, del VI sec. a.C., i resti delle mura e dell'abitato). Agrigento presenta i suoi tempi dorici, in una situazione ambientale indimenticabile. Il visitatore attento non mancherà di notare gli interventi romani (il quartiere ellenistico-romano, per es.) e cristiani (le arcate della cella nel tempio della Concordia).

Da Agrigento si va a Gela (per le mura di caposoprano) e a Piazza Armerina (per la Villa romana del Casale).

Catania ha alcune vestigia greche e romane. Siracusa è qualcosa di straordinario, dall'isola di Ortigia ai quartieri del teatro greco, delle latomie, dell'anfiteatro romano, delle necropoli, del castello Eurialo sull'Epipoli, eccetera. A una trentina di Km da Siracusa, ecco Palazzolo Acreide con la sua zona archeologica, dove fa spicco un piccolo delizioso teatro del III sec. a.C.

Taormina. lì suo teatro greco- romano, aperto verso il mare e l'Et na, si fissa nella retina e nella memoria del visitatore.

Altre vestigia meritano la visita perché, a parte la quantità dei resti visibili, c'è la bellezza dei luoghi, che i Greci sapevano scegliere. Infatti loro, fra i primi, vennero in Sicilia.